by alessandraQN4QCaHx
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by alessandraQN4QCaHx
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“La nostra unicità è il dono più prezioso che abbiamo.”
Hai la sensazione di sentirti stretta/o in una vita che finora andava bene, apparentemente perfetta o di cui non potevi lamentarti, ma che non senti piú tua e ora non riesci più a fare finta di niente?
Questo sentire è uno degli effetti del passaggio dopo circa 20 anni di Plutone (archetipo della parte più vera, essenziale di noi) dal capricorno all’acquario.
Noi esseri umani siamo parte di un sistema piú ampio, dove il macrocosmo e il microcosmo sono due facce della stessa medaglia. Non lo vediamo e la scienza ufficiale non lo ha ancora confermato ma non conoscere un linguaggio ci impedisce forse di ascoltare canzoni in quella stessa lingua? Il linguaggio della natura, del corpo, dei sentimenti, del nostro cuore.. sono tutti codici invisibili ma non li percepiamo forse?
La chiamata è realizzare la nostra unicità e metterla al servizio del collettivo, inizia adesso e abbiamo circa 15 anni per farlo.
Aprire il cuore a ciò che amiamo può spaventare, il cambiamento spaventa.. ma non è ricominciare da zero quanto recuperare parti di sé e riscoprirsi con una nuova maturità e consapevolezza.
Come il brutto anatroccolo si sente diverso, separato dal mondo, dall’ambiente dove è nato e dopo mille avventure, tentativi falliti, anche se ferito non si arrende ma ha il coraggio di seguire la propria chiamata e alla fine scopre di essere cigno.. cosí riconoscere il proprio valore e seguire la propria luce, fa sì che si ritrovi la propria natura e la propria tribú, in cui l’appartenza non è di sangue ma si regge su valori e visione condivisi.
Non siamo qui per soddisfare le pressioni, aspettative sociali, per adeguarci ma per ascoltare solo la nostra anima.
L’appartenenza è l’ostacolo, il bisogno piú profondo che abbiamo, in quanto l’alternativa a livello inconscio è la morte.
Il segreto è concetrare tutte le energie nel nuovo, per non rimanere imbrigliati nelle battaglie vecchie, del passato ma guardare avanti, avendo il coraggio di trasformare la diversità, la ferita, da fardello a dono.
Questo il senso del mio dipinto, dove la chiave è la fiducia.
“L’opposizione al buco nero non é solo visiva, ma profondamente simbolica, mentre esso rappresenta l’annullamento e l’oscurità, ‘Trust’ è un portale di luce e possibilità. Immergendosi in questo vortice colorato, lo spettatore è chiamato a fidarsi del viaggio, a credere che ogni passo lo porterà più vicino alla scoperta e alla guarigione.”
Il fine delle mie consulenze è proprio accompagnare in questo cammino di incarnare sempre di più la propria verità.
Un viaggio di liberazione che concide con la salute, benessere psico-fisico e la scoperta dei propri sogni.
La strada della bellezza non è altro che l’arte di permettersi di vivere chi si è.
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